FINGER FOOD, QUANDO IL CIBO SI MINIATURIZZA
Dalla redazione della guida FareFesta, ci inviano questo interessante articolo scritto da Heinz Beck e rigurdante un nuovo modo di gustare il cibo forse ancora non troppo conosciuto, si tratta del Finger Food.
Praline di pesce ripiene di fondo tiepido al profumo di agrumi, gelati montati con l’idrogeno, dolci salati e destrutturati… ma non sono solo queste “diavolerie” divertenti a fare il finger food. Istintivamente il fenomeno finger food ci fa venire in mente tutto ciò che si può mangiare con le mani, ma sarebbe riduttivo. Finger food raggruppa sì tutto ciò che può essere gustato facilmente in piedi ma con un nuovo estro, lasciando libero sfogo alla fantasia in termini di varietà e presentazione.
L’ORIGINALITA’ DEL FINGER FOOD
Per portare a ricevimenti e cocktail nuovi colori, diversità e divertimento si è pensato qualche anno fa di proporre aperitivi (ma volendo anche un’intera cena) basati su un’infinità di monodosi piccolissime che danno ampio spazio alla creatività, alla modernità e all’originalità. Innanzitutto questo concetto innovativo non ti lega a delle regole o sequenze tradizionali di un menù, che comincia con un antipasto e va crescendo verso i secondi piatti per finire con i dolci. Di solito si inzia con dei gusti piuttosto leggeri come il pesce, per andare verso i gusti complessi delle carni più saporite.
PREPARAZIONE E PRESENTAZIONE
Un pranzo a base di finger food deve essere molto differenziato, proponendo agli ospiti non solo preparazioni innovative e moderne. Per conquistare la fiducia dei commensali si potranno servire inizialmente degli stuzzichini meno elaborati e con gusti più tradizionali. Una volta “catturato” l’ospite, egli si coinvolgerà più facilmente ad avventurarsi all’assaggio di creazioni più moderne. Gli stuzzichini più strani saranno comunque un ottimo modo per far vedere che cosa è possibile fare in cucina. Il finger food può anche essere proposto come variazione su un tema come per esempio il pesce, una regione o, perchè no, solo dolci. Anche per la presentazione la creatività non ha confini: si possono introdurre tovagliette, piattini, bicchierini, forchettine, cucchiaini, cassettini o coni, tutto in miniatura per far diventare ancor più attraente questo bellissimo modo di mangiare. Minuscole bruschette preparate al momento, insalate di pasta in monoporzione, zuppe di vari tipi, fritti, spiedini, tortine fredde e calde, il tutto proposto senza mai annoiare.
L’OCCASIONE GIUSTA PER IL FINGER FOOD
Il finger food è adatto a molteplici situazioni in quanto è facile da gestire e allo stesso tempo molto mediatico e comunicativo. Pensiamo solamente a un aperitivo di tante persone che non si conoscono; servendo queste delizie in piedi prima della cena si crea subito un’atmosfera di curiosità comune e di argomenti da discutere, facilitando così la possibilità di conoscersi e di stare bene insieme. Importante è servire questi assaggini in tempi rapidi per tenere sempre viva la curiosità.
Il finger food porta anche un notevole vantaggio di spazio; laddove non è possibile preparare una bella tavola per servire un pranzo seduto, il finger food è una valida alternativa. Infine non è da dimenticare un’ampia scelta di dolcetti, possibilmente preparati al momento per non penalizzare il gusto, la freschezza e la vivacità dei colori. Sorprendendo gli ospiti al momento giusto con una varietà di piccoli dolci, magari cambiando luci e musica, creando un’atmosfera piacevole e rilassata, gli ospiti si tratterranno più tempo e la convivialità si allungherà.
di Heinz Beck
Fonte FAREFESTA, Guida all’organizzazione di feste ricevimenti eventi